Pesca al dentice col vivo

La tecnica di pesca alla traina col vivo, è una tecnica molto redditizia dal punto di vista delle dimensioni e dal numero di catture E'una particolare tecnica che ha bisogno di una notevole esperienza, ma come tutte le cose dopo un pò di pratica diventa semplicissima. Per le prime volte che si esce in barca per questo tipo di pesca, si consiglia di essere almeno in due perchè in caso di catture importanti, ci vuole una persona che sappia manovrare bene il timone sequendo le indicazioni di chi ha in mano la canna, altrimenti si rischia di perdere la preda. E' un pesce pigro, occore cercarlo con pazienza, solo se l'esca gli passa accanto può sferrare l'attacco, rimane sempre in prossimità del fondo. La profondità che preferisce è dai 20 ai 50 mt.
 

 - Le attrezzature -  canna da pesca da almeno 40/60 lb, affondatori idrodinamici, piombi, ami e filo robusto.

 - Periodo di pesca -  indicati tutti i mesi caldi da maggio / luglio a tutto settembre

 - Esche preferite calamaro, muggine, sugarello. Velocità di traina bassa da 1/1,5 nodi piombo guardiano.

 

 

 

Montatura degli ami

 - Preparazione del terminale - filo in nylon da 035/040, alla fine leghiamo un amo del 3 o del 4 che è quello che serve per il traino del vivo,  leghiamo poi con nodo scorrevole un secondo amo del 3 che servirà per accorciare o allungare la distanza in base alla lunghezza dell'esca.

 

 

Piombo guardiano

A circa venti metri va agganciato ad una girella il piombo guardiano con un filo di nylon da  0,10/0,20  con un bracciolo di un metro L' esca dovrà viaggiare il più basso possibile a non più di due metri dal fondo. Il peso del piombo viene calcolato in base alla profondità di pesca e alla velocità.
 

 
 

 
 

L'innesco

Per quanto riguarda l'innesco  l'amo pescante, va infilato nella parte posteriore (in questo caso) del calamaro, l'altro andrà infilato in un tentacolo, nell'immediata prossimità degli occhi, fatto ciò si fila in mare  e si attende che il piombo segnali l'arrivo sul fondo con una  diminuzione della tensione del filo. Una volta che siamo sicuri che il piombo è sul fondo riavvolgere con il mulinello 4 0 5 giri di lenza, a questo punto si parte a velocità bassissima a circa 1-1,5 nodi, il movimento del calamaro in acqua deve apparire  naturale. Durante la traina si può sentire gracchiare la frizione, il più delle volte causato da incocci del piombo guardiano col fondale. In caso di abboccata non fermare la barca, ma cercare di portare la preda fuori dal suo habitat. Il dentice è un combattente instancabile, continue fughe in tutte le direzioni,  puntate verso la barca che ci costringono ad aumentare la velocità per evitare che il filo cada di tensione.

 
 

 

 

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