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SEPPIA
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La seppia è un mollusco cefalopode con il corpo è ovale, schiacciato circondato da una pinna, da esso sporge il capo con dieci braccia, due delle quali, i tentacoli, sono più lunghe, retrattili e con la parte terminale ricca di ventose. Può raggiungere dimensioni massime di 35 cm, la colorazione è molto variabile e differisce tra maschi e femmine, i maschi presentano una linea bianca lungo tutta la pinna. |
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Dove vive |
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Vive sui fondali costieri sabbiosi o melmosi e sulle praterie di posidonia, compie delle migrazioni riproduttive, in primavera ed autunno si avvicina alle coste per riprodursi. Depone uova che formano grappoli neri simili ad uva, chiamate “uva di mare”, che attacca a diversi substrati, dalle uova dopo un periodo più o meno lungo a seconda della temperatura delle acque, nasce una seppiolina che dopo circa sei mesi raggiunge 100 g di peso. I primi ad arrivare nei pressi della costa sono i maschi poi le femmine che, avvenuto l’accoppiamento cercano un substrato per deporre le uova. La conoscenza delle modalità riproduttive viene sfruttata per la pesca di questi molluschi. |
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Come si pesca |
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La seppia si può catturare in vari modi, nei mesi invernali si cattura generalmente al largo della costa con reti a strascico. In primavera ed autunno quando si riproduce viene catturata con nasse, cestini e reti da posta. Altri metodi vengono utilizzati dai pescatori amatoriali con polpare e totanare. |
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Come si consuma |
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A
seconda delle dimensioni e della provenienza può avere sapore
diverso, per valutarne al meglio la freschezza si può osservare
l’inchiostro se è rappreso la seppia è stata congelata. Altra
indicazione di provenienza e freschezza può essere ottenuta
analizzando le dimensioni dell’animale in relazione alla
stagione, le seppie piccole inferiori ai 100 g si trovano da
agosto a novembre, quelle di oltre 300 g si trovano nei mesi
invernali. Si consuma fresca o congelata. |
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